2003-10-05
S. GREGORIO MAGNO
Essi non svolgono con Amore e vero desiderio di servire Dio la loro
divina missione.
Scrivi, sorellina Mia, piccola scrivana di
Dio, e non ti preoccupare se pensi di non scrivere correttamente,
questo ha poca importanza. Ciò che
necessita è il contenuto di quello che scrivi, e questo avviene
non per tuo desiderio, ma viene dettato da una forza interiore che viene
dall’Alto, naturalmente con il tuo consenso. Anche se ci sono errori
di ortografia, di grammatica o di
punteggiatura, ciò non cambia il contenuto ed il significato, anche se
l’espressione è molto semplice ed elementare.
Io
sono San Gregorio Magno. Oggi il Buon Dio vuole che io ti
detti un solo pensiero per il tuo padre spirituale. Visto che tu
sei il portavoce di noi Santi, noi ci serviamo di te per poter scuotere
tanti ministri di Dio che dormono e sono svogliati nel compiere il loro
dovere di pastori della Chiesa di Dio.
Essi non svolgono con Amore e impegno la missione che è stata loro
affidata da Dio. Non c’è in loro un vero Amore e desiderio di
servire Dio, curando con impegno
Desidero parlare, - e Dio lo vuole, - al tuo
padre spirituale, affinché lui possa essere portavoce a tanti suoi
confratelli e ministri, di qualsiasi ordine, perché essi sono tutti
pastori della Chiesa di Cristo Gesù.
Grazie, piccola scrivana di Dio. Ti benedico nel Nome di Dio
Padre, Figlio e Spirito Santo.
Ora Mi rivolgo a te, fratello Mio. Mi
servo di questa piccola creatura di Dio per dirti quanto è grande il
dolore del nostro Dio, nel vedere tanti sacerdoti che Lui ha scelto per
guidare
La lettura di
oggi, da me scritta, [Ventisettesima domenica ordinaria],
dovrebbe farvi riflettere e spingervi a domandarvi: Com’è il mio
apostolato? Come lo vivo? Che cosa faccio per aiutare tanti
figli di Dio, bisognosi di aiuto?...
Queste letture non è sufficiente leggerle una sola volta, ma rileggerle,
affinché quelle parole, quegli insegnamenti, entrino in voi, per poi
viverli. Non è sufficiente solo istruirsi, ma è molto più importante
viverli. I Santi erano uomini come voi, ma hanno donato del tutto
se stessi per migliorare
Non comprendo perché quasi tutti i sacerdoti
hanno paura di parlare e di riprendere un’anima quando vive nel peccato.
Non comprendono che danneggiano queste anime e se
stessi. Iddio ha dato maggiore luce e sapienza ai Suoi
ministri, perché essi possano dare maggiore aiuto a chi è più debole;
essi hanno il dovere di educare e istruire quei figli che hanno
ricevuto meno di loro. Quando
sbagliano, bisogna ammonirli, certo con il dovuto rispetto e con Amore.
Ma oggi questi pastori non sentono il bisogno
di aiutare, curare, guidare e istruire le anime che Dio ha loro
affidate. Non comprendono che è un loro
dovere, che con il loro
sì hanno risposto alla
chiamata di Dio, che nel giorno della consacrazione si sono presi
l’impegno di servire Dio in ogni istante della loro vita e sono
obbligati a mantenerlo per tutto il corso della vita terrena. Essi
dimenticano che bisognerà dare conto a Dio di
ogni minuto trascorso sulla terra. Quanto
più alta è la carica affidata, tanto maggiore sarà la responsabilità.
Fratello Mio, parecchie volte altri Santi si
sono rivolti a te, affinché tu sia un mezzo per scuotere
tanti fratelli ministri di Dio, che vivono
con molta superficialità e in un totale abbandono a se stessi. Già
è stato detto altre volte che bisogna parlare
delle cose di Dio e far capire quando si sbaglia, e ammonire quando si
sa che si comportano male, offendendo Dio.
Fratello Mio, comprendete e impegnatevi con
tutto voi stessi per svolgere questa grande
missione che vi è stata affidata da Dio, e ringraziatelo incessantemente
per avervi scelti come collaboratori nella Sua Chiesa.
Perché questa è una grazia particolare, che per ora
voi non comprendete.
Chiedete aiuto a noi Santi, e noi vi
aiuteremo.
La benedizione di Dio e