2003-12-23                              MARIA

 

Sia lodato, Amato e ringraziato Colui che ci ha creati, il Dio Padre, il Dio Figlio e il Dio Spirito Santo.

Sono la Vergine del Grande Amore e del Grande Dolore.

Oggi voglio parlarti e farti comprendere quanto l’uomo è lontano da Dio. Oggi, 23 dicembre, antivigilia del Santo Natale, con grande dolore devo dire che sono pochi, molto pochi, quei figli che si sono impegnati a prepararsi bene a questo grande evento, che si rinnova ogni anno, il Santo Natale. Giorno grande per la nascita di Gesù Dio, venuto per la liberazione dell’uomo dalla schiavitù di satana. Ma l’uomo stolto non comprende questo grande avvenimento che ogni anno si rinnova, e che sarebbe tempo di grazia, solo se lo volesse. Iddio Padre per il grande Amore verso l’umanità ha donato e mandato Suo Figlio, che è anche Figlio Mio, in questo mondo perverso e pieno di malfattori, per donarvi la libertà e perché diveniate figli di Dio, figli della luce, figli liberi da ogni schiavitù. Ma sono passati 2000 anni, siete entrati nel terzo millennio, e l’uomo ancora non comprende, non prende coscienza, non si sforza di capire quale grazia l’Eterno Padre ha donato all’umanità.

 

Tutti festeggiano il Santo Natale, ma con lo scopo di festeggiare se stessi, con addobbi, regali, cibi di ogni genere, con danze e musica. Tutto questo non sarebbe sbagliato, ed è giusto che si faccia, ma senza tralasciare la parte spirituale, che è la cosa più importante. Come ho detto, questi tempi, sia di avvento che di quaresima, sono tempi di grazia, tempi di riflessione, di conversione, sono momenti per riesaminare la propria vita e correggerla, se si vive in un modo sbagliato, non conforme alle leggi divine. Bisogna rientrare in se stessi, lasciando la via vecchia per intraprendere quella nuova, con lo scopo di ottenere una vera conversione e rinascere in creature nuove, insieme al Bambinello Gesù. Lui, il Signore dei signori, il Re dei re, il Creatore di ogni cosa, ha voluto nascere in una stalla, nella più squallida povertà. E questo ha voluto che accadesse per far comprendere all’uomo che la ricchezza della terra non serve a nulla, se non esiste prima la ricchezza dello spirito, dell’anima. La ricchezza viene da Dio, solo quanto è lecito, per non dover rubare a nessuno. La ricchezza materiale viene da Dio, ma non per danneggiare l’uno con l’altro, ed essere egoisti, truffando il prossimo. Essa invece serve per beneficare ogni creatura che vive sulla terra. Se ciò non avviene, questa ricchezza gestita male conduce alla morte eterna, ed è meglio non aver nulla, essere povero col solo necessario per vivere, come il Mio Figlio Gesù, e accettare tutto con Amore come Volontà di Dio, per poi godere la Vita Eterna.

 

Figlia Mia, esistono due ricchezze e due povertà. La ricchezza dell’anima, che si ottiene nel vivere in totale abbandono alla Volontà di Dio, e la ricchezza materiale ottenuta con il proprio lavoro. Così c’è anche la povertà spirituale, quando un’anima non si interessa delle cose di Dio, e vive come un bruto che non ha intelligenza, e anche se materialmente è ricco, spiritualmente è morto. Così coloro che sono poveri materialmente, ma dignitosi e timorati di Dio, sono ricchi perché otterranno la salvezza eterna. Ci sono tanti poveri che si ribellano a Dio per il loro stato, imprecando e bestemmiando contro il loro Creatore: essi saranno poveri tanto in questo mondo che nell’altro, ottenendo la morte eterna.

 

Vedi, figlia Mia, l’uomo deve accettare ogni cosa come Volontà di Dio, sia la gioia che il dolore, sia la salute che la malattia, sia la ricchezza che la povertà. Ci sono molti ricchi che dividono la loro ricchezza con altri; essi così facendo accrescono la loro ricchezza sia materiale che spirituale, dando gloria a Dio. Coloro che non comprendono questa verità, è perché sono lontani da Dio, non sono interessati di piacere a Lui e di istruirsi nelle cose di Dio, di capire che cosa dire, che cosa fare e come agire per dare gloria a Dio. La vita dell’uomo è breve, è un pellegrinaggio, un passaggio. E’ una scuola ove l’uomo deve imparare ad Amare prima Dio sopra ogni cosa e poi il proprio simile, per proseguire poi nella Patria Celeste: in questa Patria da cui fu cacciato per non aver obbedito, non Amato e rispettato Colui che lo aveva creato con tanto Amore, e che solo una cosa gli aveva chiesto, di non toccare cioè l’albero della vita, perché gli avrebbe causato la morte. La stoltezza del primo uomo ha trascinato nel peccato tutta l’umanità.

 

Ma l’Amore di Dio è grande: Egli non ha permesso che l’uomo morisse in eterno a causa del peccato a cui l’aveva istigato il demonio, ma gli ha dato la possibilità di ritornare al suo Dio, mandando il Proprio Figlio Primogenito a riscattarlo dal peccato e dalla schiavitù di satana. Occorre però la collaborazione di ognuno, non è sufficiente la sola offerta del Mio Figlio Gesù, che è venuto sulla terra a liberare l’uomo dal peccato originale e a fargli riacquistare la libertà dei figli di Dio. L’uomo infatti è libero di scegliere la strada che vuole, sia quella del male che quella del bene. E se un figlio sceglie la via del male e decide che quella deve essere la sua strada, Iddio, benché suo Creatore, rispetta tale scelta, pur sapendo che va incontro alla morte eterna.

 

Ed ecco, figlia Mia, perché c’è bisogno di anime generose, sia nel pregare e nel chiedere a Dio che essi si ravvedano, sia nel fare sacrifici e offerte per loro, così da poter toccare il Cuore di Dio, perché intervenga come solo Lui sa fare. L’uomo finché è sulla terra è un bambino o un alunno che va a scuola per imparare le leggi di Dio, la legge dell’Amore, e ogni giorno ha un compito da svolgere dinanzi a Dio, e al termine della vita terrena dovrà presentare la tesi di tutta la vita per ottenere o il premio o il castigo. Come avviene nelle scuole e nelle università, per ricevere il diploma o la laurea e per ottenere dei buoni risultati c’è bisogno di impegno e di sacrifici, altrimenti si è bocciati.

Figlia Mia, ho voluto prendere un esempio dalla vita pratica per poter capire quella spirituale. Senza l’impegno e il sacrificio non si può ottenere nulla, sia materialmente che spiritualmente. Per guadagnare il paradiso occorre molto impegno, buona volontà e sacrificio.

 

Tu, figlia, ti impegni abbastanza, ma sei ancora tanto debole e fragile; e questo ti porta a dubitare di te. E quando ti si presentano situazioni non favorevoli nei tuoi riguardi, in te scatta la sfiducia sia in te stessa che nel tuo padre spirituale, non credendo a quello che lui ti dice. E’ vero che lui ha mancato varie volte creando in te sfiducia e paura, e che in questo momento ti è difficile aprirti come vorresti. Ma sappi che lui è caduto per la sua ingenuità e semplicità. Il demonio ha cercato di farti del male attraverso colui in cui tu avevi maggiore fiducia, in cui credevi e a cui ti appoggiavi. Il demonio ha fatto questo affinché tu ti arrenda e non svolga la missione che Dio ti ha affidata. Tu invece devi avere sempre rispetto e fiducia verso il tuo padre spirituale, anche se ha sbagliato, perché questo sbaglio è stato di vantaggio molto più a lui che di danno a te.

…………………………

Figlia, sii fiduciosa e serena, abbandonati alla Volontà di Dio. So che non riesci più ad aprirti con il tuo padre spirituale, e questo crea in te maggiore sofferenza. Ma dimentica tutto, e parla con lui di ogni tua cosa, per poter poi aiutare delle anime bisognose.

Io, la Mamma del Bell’Amore e del Grande Dolore veglio su di voi.

Vi benedico. Grazie che sei stata in ascolto.

 

 

 

 

 

 

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