2004-08-28 GESU'
Lobbedienza vale pi di mille
preghiere e penitenze.
Mi sono fatto il pi piccolo degli uomini,
assumendoMi tutti i vostri peccati,
per
divenire il pi grande dei peccatori.
Scrivi, figlia Mia e sorella Mia. Sono
il tuo Gesù, tuo Dio e tuo Fratello Maggiore, che ti parla.
.
Da ora,
qualsiasi cosa scriverai, tutto tu devi presentare al tuo padre spirituale,
anche se negli scritti si dovesse parlare di qualcosa che possa
dispiacergli. Dico questo per
farti capire che nessun tuo giudizio
deve prevalere su quello che scrivi.
Tu ricevi questi scritti per il bene tuo e del tuo padre spirituale e per tutte le anime. Lui, il tuo padre spirituale, la tua
guida, e sar lui a stabilire se sono
giusti e corretti, oppure no. Io
gli darò la luce necessaria per poter discernere. Ma se non dovesse comprendere e non avesse un giusto
discernimento, tu non dovrai rattristarti, ma accetterai ogni suo giudizio,
qualunque esso sia. Se ti accorgi
che quello che dice e fa sbagliato e ti fa soffrire, tu accetta tutto con
Amore e serenità, e offriMi la tua sofferenza, pensando che questa è la Mia
Volontà . Non permettere che entri in te la
tristezza, la paura e lo scoraggiamento: tu sei molto fragile e soggetta a
cadervi. Ma accetterai tutto con
pazienza, gioia e Amore, pensando: Questa è la Volontà del Mio Dio.
Tu devi
obbedire ad ogni sua decisione. La tua obbedienza vale più di mille
preghiere e penitenze. Tu accetta
tutto nel silenzio e offriMi la tua
sofferenza. Non ti meravigliare se ti ripeto di offrirMi la tua sofferenza. Desidero
che comprendiate quale grande valore ha, quanto essa Mi gradita, e quanto
beneficio porta alle anime e a se stessi.
Quello che ho detto per lobbedienza altrettanto vale per la sofferenza. Esse valgono più di tante preghiere
formulate da voi uomini. Naturalmente
non dico che le preghiere non siano gradite e ascoltate: esse sono sempre a Me
care e toccano il Mio Cuore, le ascolto e opero sempre, talvolta senza che voi
ve ne accorgiate.
Voglio per farvi capire la
differenza, e la differenza sta qui: quando si accetta la sofferenza e quando
si obbedisce al proprio simile, c'è una parte dell'uomo che si annulla e si
dona a Dio. Così si diventa Miei
imitatori, e si ottengono grandi grazie elargite dal Padre. L'uomo non comprende, anzi non vuol
comprendere, che il dolore, la sofferenza valgono e sono un grande tesoro. Qualunque ne sia l'origine, il segreto
sta nel saperli accettare con pazienza e Amore.
Voi, battezzati
nel Mio Nome, conoscete bene la Mia storia e quanto ho sofferto per riconciliarvi
con il Padre, per darvi la dignità di figli di Dio e liberarvi dalla schiavit
di satana. Il Mio dolore, la Mia
sofferenza non si possono uguagliare a tutti i dolori, messi insieme, sofferti
da tutti gli uomini, dal primo allultimo, di tutti i tempi. Da questa grande sofferenza che ho
patito venuto a voi il dono della salvezza eterna. Ma solo per chi vive e rispetta le Mie Leggi.
Voi, Miei fratelli più piccoli, se
volete fare del bene a voi stessi e al vostro prossimo, cercate di imitare Me,
Figlio primogenito del Padre e vostro Fratello Maggiore. Vi ho tracciato la via da percorrere
per arrivare al Padre e toccare il Suo Cuore. Io, Signore dei signori e Figlio di Dio Padre,
l'Onnipotente, il Dio Assoluto, Mi Sono fatto piccolo, il più piccolo degli
uomini. Ho annientato Me stesso,
assumendoMi tutti i vostri peccati, per divenire il più grande dei peccatori,
pur non avendo peccato, perchè Io ero Santo, Puro e Immacolato, non essendo in
Me ombra di peccato.
Ho accettato di essere uno simile a
voi in tutto fuorchè nel peccato, e questo solo per Amore e per il bene di
tutti voi. Così anche voi, che
siete realmente peccatori, dovete fare lo stesso, addossarvi le colpe degli
altri, senza giudicare o condannare il fratello che ha sbagliato, perchè ognuno
di voi sbaglia, ma bisogna assumersi e sentire come propri gli sbagli
altrui. In voi deve entrare il
dolore, il pentimento, come se foste stati voi a peccare, a sbagliare, e
pregare Iddio che vi perdoni.
Solo se agirete
in questo modo otterrete beneficio da ambedue [obbedienza e sofferenza].
Quando sono venuto nel
mondo e pregavo rivolgendoMi al Padre, la Mia preghiera non era di accusa dei
Miei fratelli, bens chiedevo perdono al Padre dei grandi peccati che Mi ero
addossato ed ora erano Miei, e non accusavo o condannavo nessuno di voi che
eravate i veri colpevoli.
Imploravo pietà e misericordia per Me e per tutti. So che questo che vi chiedo, di fare
vostre le colpe altrui, vi sembra strano e non facile: ma sappiate che siete
tutti peccatori, e se vi addossate i peccati luno dellaltro, qui entra il
vero Amore.
Iniziate dalle piccole cose, per poi
man mano crescere e fortificarvi nello Spirito al fine di saper accettare fatti
pi grandi. Il vostro corpo si deve allenare e
fortificare per far morire il vostro io,
che è il peggiore nemico dell'uomo.
E proprio l'io che vuole
prevalere su tutti e su ogni cosa, pensando sempre di essere il migliore di
tutti. Per far morire il proprio io, questo nemico cos forte, occorre
molto impegno unito a pazienza e perseveranza, pensando che ognuno ha bisogno
dellaltro. Bisogna lavorare su se
stessi. Il lavoro consiste nel
saper accettare ogni contrarietà, incomprensione, umiliazione, nell'annullare
il proprio giudizio, nell'essere attenti a non parlare mai di se stessi, nè in
bene nè in male, nel cercare di non intromettersi nei fatti altrui, e in tanti
altri accorgimenti di cui gradatamente venite a conoscenza crescendo nella fede, nella speranza e
nell'Amore: vi accorgerete allora di quante altre imperfezioni esistono in voi.
Figlia Mia,
piccola Mia penna, sii sempre attenta, non
distrarti mai per poter ascoltare quando voglio parlarti, o quando permetto
ai Santi e agli Angeli che ti parlino.
Vedi, figlia Mia, ascoltare la Voce di Dio o dei Santi una grazia che
non a tutti stata concessa, e non si può essere distratti o superficiali,
altrimenti non riesci a sentire e capire quello che ti si dice. Questa voce
interiore non la si riesce a sentire nel frastuono, nel chiasso o nella
distrazione, oppure nellavere la mente in altri pensieri. E questo ultimamente accaduto spesso
in te, perchè con facilità ti distrai quando accadono fatti spiacevoli, non sai
dominarti e accettare ogni cosa per Mio Volere, e con impulsività fai entrare
in te angoscia, tristezza e sfiducia, non tanto con il prossimo che causa di
quel tuo stato, ma perch pensi che in te tutto sbagliato; non ti accetti, te
la prendi con te stessa, perchè ami poco la tua persona e ti condanni con molta
facilità.
Io ho
lasciato - e lo ricordo ancora -
il comandamento dell'Amore, e ho detto: primo, Ama Dio con tutte le forze e con tutta lanima; secondo, Ama il prossimo tuo come te stesso. Ora Io ti dico: se non Ami te stessa, come puoi Amare
il tuo prossimo e accettare ogni avversità [che
da esso proviene]?
Sorella
Mia, importante Amare se stessa, accettandosi per quello che uno , sia con
le qualità buone che con quelle cattive, e con impegno e volont liberarsi da
ciò che può essere cattivo, riconoscendo per quanto si ha di qualità buone; e
pregare Dio di essere semplici, umili e di non far entrare nel proprio essere
lo spirito dell'orgoglio e della presunzione; mettendo invece al servizio dei
fratelli tutto ciò che è buono.
Vedi, creatura
Mia, questi sono piccoli insegnamenti, ma sono grandi per la crescita
spirituale. L'uomo deve sempre
ricordare che nulla, e quando in lui esistono qualità e sentimenti buoni non
per la sua bravura, ma per la Mia grazia, che concedo a tutti quei figli
che sono più attenti e desiderosi di cercare e Amare il loro Dio. Tanti uomini vivono nel dormiveglia, e
non sentono la necessità di cercare Dio e di AmarLo, soprattutto tanti
battezzati nel Mio Nome, e di essi non posso servirMi. Sono dormienti , e non vogliono essere
stimolati e svegliati dal torpore in cui sono caduti e vivono. Io
quando vi ho creati imprimendo in voi la Mia Immagine e riempiendovi del Mio
Divino Spirito, avevo predestinato che in essa [nell'uomo, Immagine di Dio] si avverassero e si facessero grandi
cose. Lo Spirito che ho inalato in
ogni uomo lo Spirito di Amore, di fortezza, di temperanza e di saggezza. Questo Spirito avrebbe portato a
compimento la Mia grande opera che luomo. Ma l'astuto serpente ha abbagliato il primo uomo con le sue
illusioni, conducendo questa creatura, su cui avevo grandi progetti, a cadere
nello stesso peccato, per il quale questo maledetto maligno era stato cacciato
dal Paradiso, cioè il peccato di ribellione, di disobbedienza, di superbia e
orgoglio contro il Creatore che li aveva creati con tanto Amore.
Voi vi
domandate perchè Dio parla sempre delle stesse cose e ripete gli stessi
ammonimenti da secoli e secoli. E
Io rispondo: Per la vostra ottusità a non capire quanto Dio vi Ama e quanto
desidera che ogni figlio torni alla Casa Eterna, e quanto costata la salvezza
di una sola anima.
Figlia Mia, sorella Mia, aiutateMi, aiutateMi a salvare
anime. E’ un Dio che vi parla e desidera che nessuno si perda e cada nell’abisso
dove esiste solo la morte eterna. Voi che Mi conoscete e dite di AmarMi potete
fare molto per la salvezza di tante anime smarrite. Occorre solo il vostro
impegno e il vostro desiderio di dare gioia a Dio offrendo la vostra vita per la
salvezza delle anime.
Grazie, figlia Mia e sorella Mia, piccola Mia
scrivana, che sei stata in ascolto e hai scritto quello che sentivi nel tuo
cuore. La Mia benedizione scende su di te.
Gesù.