2004-10-18 LUCIA di FATIMA
L’uomo deve credere all’Amore e alla Misericordia di Dio per le Sue creature.
Ogni figlio regna nell’intimo di Lui, che è pieno di desiderio e di slanci di Amore.
Sono Suor Lucia, l’ultima dei tre pastorelli di Fatima.
Sono una creatura che vive ancora su questa terra. Presto lascerò il mondo.
Si risponde ai richiami di Dio se si è semplici, puri, senza malizia e presunzione.
Le regole per un buon GRUPPO di PREGHIERA.
Lodiamo, Adoriamo, benediciamo, glorifichiamo e ringraziamo il Signore! Grande, eterna è la Sua Misericordia.
L’uomo deve credere all’Amore e alla Misericordia che Dio ha per le Sue creature. Se l’uomo non crede a questo grande Amore e alla Sua infinita Misericordia, e non pensa e non riflette che Dio è l’autore e il Creatore di noi misere creature, Egli stesso, che è il nostro Creatore, non può fare nulla per aiutare noi, tanto cari al Suo Cuore. Ogni figlio regna nell’intimo di Lui, che è pieno di desiderio e di slanci di Amore. Ha sentito il desiderio di formare e plasmare, modellare e creare da un pugno di fango creature fatte a Sua Immagine e somiglianza. E’ compiaciuto della Sua opera, e vistane la bellezza e le fattezze, fiero di aver creato un essere tanto bello in cui è impressa tutta la Sua Immagine, ha voluto terminare questa Sua grande opera che è l’uomo, inalando e donando il Suo Spirito insieme al Suo soffio vitale che è l’anima, la quale non sarà mai distrutta ma vivrà in eterno.
Tu ti starai domandando che cosa sia questo parlare, e chi ti sta parlando! Codesto tuo pensiero è giusto, e io ti dico che sono suor Lucia, l’ultima dei tre pastorelli di Fatima. Tanti anni fa il Buon Dio scelse quei tre bambini, i cui nomi sono: Lucia, che sono io e che ancora vivo su questa terra, e Giacinta e Francesco, miei cuginetti, che sono volati in Cielo molto presto. Iddio volle che noi piccoli pastorelli vedessimo la gran Madre di Dio e degli uomini, e che fossimo i messaggeri per annunciare il pericolo a cui l’uomo andava incontro a causa del mondo così corrotto; e perché l’uomo si ravvedesse e si convertisse per non attirare l’ira di Dio. Giacinta e Francesco erano più piccoli di me, ma compresero molto bene le parole e l’ammonizione con cui la Vergine del Cielo ci parlava del grave pericolo a cui l’umanità andava incontro se non si convertiva i non cambiava vita. Devo dire che Francesco e Giacinta, pur essendo così piccoli, hanno risposto in pieno alle ammonizioni che la Vergine Immacolata faceva agli uomini. Pur non essendo i veri colpevoli, perché erano bambini, hanno risposto dando esempio, e seguendo la Vergine del Cielo in tutto quello che chiedeva. Il loro impegno nel compiere tutto ciò che veniva chiesto dall’Alto è stato maggiore di come avrebbe potuto rispondere un adulto. Si risponde bene ai richiami di Dio solo quando si è semplici, puri, senza malizia e presunzione.
Ora non parlo di Francesco e di Giacinta: essi erano dei bambini puri e semplici, senza malizia, perché in famiglia si viveva in un clima di Amore e di fede, con molto timore di Dio, ed essi, anzi noi, eravamo bambini fortunati. Voglio ricordare invece che anche nei bambini può subentrare la malizia, e la malizia rompe quel filo che tiene legate la purezza e la semplicità. Questo succede quando i bambini vivono in una famiglia i cui membri sono lontani da Dio, e non vengono educati ad avere timore di Dio e a capire chi è Dio. E’ importante che i primi insegnamenti per conoscere Dio e Amare Dio, i bambini li ricevano dalla famiglia.
Iddio chiama e richiama l’uomo in tanti modi, lo ammonisce continuamente, ma l’uomo è sordo che non vuol sentire, cieco che non vuol vedere, muto che non vuol parlare delle cose di Dio. C’è un gran parlare di Dio e dell’Amore nella Chiesa, nelle comunità e nei tanti gruppi di preghiera sparsi nel mondo. Ma, ahimé, se si vivesse l’Amore di Dio come se ne parla, oggi il mondo sarebbe diverso. Tanti sacerdoti e tante anime che si dicono cristiani si illudono nel vedere il grande afflusso di anime che si uniscono in preghiera, e credono che il mondo sta cambiando. Invece - è triste dirlo - è solo un vociare, è un riunirsi che è diventato una moda, perché ognuno vuol fare ciò che fa l’altro, tutti vorrebbero formare un gruppo perché tizio lo fa, l’altro lo fa. Questo è molto sbagliato.
Le regole per un gruppo sono: primo, è importante ed essenziale riunirsi per lodare Dio; secondo, bisogna liberarsi da ogni fardello, cioè da preoccupazioni di ogni genere, dal desiderio di farsi notare nel fare questo o quello. Nel gruppo inoltre ci deve essere comunione in tutto, bisogna stimarsi l’un l’altro, Amarsi con chiunque è presente, senza alcuna discriminazione; e con tale unione di Amore e fratellanza lodare, benedire, inneggiare il nostro Dio. Poi, successivamente, chiedere cose necessarie per noi stessi e per altri. Nella preghiera bisogna essere unisoni in tutto, sia nel pregare che nell’Amare. Quando in un gruppo ci sono persone presuntuose, orgogliose che si vogliono mettere in competizione con chi dirige o con altri presenti, ciò crea un grande danno al gruppo, perché vi entra lo spirito malefico, da distruggere tutto quel tempo che si è dedicato ad Amare e lodare Dio.
Sono pochi quei gruppi in cui i presenti, prima di mettersi a lodare e pregare Dio, chiedono che venga liberato e purificato il loro cuore da ogni sentimento cattivo, invocando l’intervento dall’Alto. Quando ciò non avviene, l’anima non riesce ad inabissarsi nella preghiera, perché essa è pesante essendo già piena di altri pensieri e sentimenti radicati nel profondo. Cosicché la lode, la preghiera viene fatta con un meccanismo superficiale, distraendosi col pensiero a destra e a sinistra, per cui non si ottiene grande beneficio, anche con ore ed ore di preghiera.
E’ importante che in ogni gruppo, prima di mettersi in preghiera, ciascuno purifichi la propria anima. Perché pregare significa parlare con Dio, dialogare con Dio, il Signore dei signori e nostro Creatore; e quindi è giusto, bello e doveroso prepararsi bene, purificando il proprio corpo e liberando il cuore da ogni sentimento cattivo e da ogni peccato, con vero e sentito atto di pentimento. Inoltre bisogna invocare lo Spirito Santo perché venga a liberare, purificare e riempire tutti dell’Amore di Dio, per proseguire poi con le preghiere che ogni gruppo ha in programma. E’ il capogruppo - colui o colei che dirige la preghiera - che ha il compito di farlo. Chiunque dirige una preghiera ha il compito e il dovere di far capire ai presenti la disposizione che bisogna avere quando ci si rivolge a Dio, - disposizione da tenere anche quando si prega da soli.
Ora domando a te, e vorrei domandarlo al mondo intero: Se una persona ha un appuntamento con un personaggio molto importante di un’alta carica, come il presidente della Repubblica o un onorevole… ebbene, per questo incontro cosa si fa? Ci si prepara su ogni cosa, prima si studia e si riflette bene su quello che si deve dire e in qual modo esprimersi, per non fare una brutta figura ma essere ascoltati. Poi si pensa come vestirsi, con un abbigliamento serio ed elegante. Tutto ciò per il rispetto della persona che si deve incontrare, per essere bene accetti e ottenere maggior ascolto, e a nostra volta ricevere l’oggetto della richiesta che ci interessa. Ora meditiamo e pensiamo che tale persona da incontrare è un uomo come noi, eppure per la carica che ricopre e per il suo prestigio, noi del popolo abbiamo il dovere di comportarci così, per non mancare di rispetto; ed è giusto che sia così.
Allora domando di nuovo a tutti voi: Non è giusto e doveroso che l’uomo si comporti con maggiore scrupolo quando si presenta a Dio per parlare con Lui, purificando e liberando il corpo e l’anima da ogni colpa, e dimenticando tutte le preoccupazioni e i pensieri; riflettendo inoltre che siamo al cospetto di Dio e che nulla deve turbare il nostro cuore? Tutto questo dobbiamo chiederlo con semplicità e umiltà per ottenere il totale abbandono nelle Braccia di Dio, certi che Lui può darci tutto.
Sorella cara, questi sono grandi insegnamenti che mancano nella Chiesa di Dio. Mancano perché coloro che guidano la Chiesa e che si credono dotti e maestri negli insegnamenti della Parola di Dio, sono invece carenti nell’insegnare come presentarsi a Dio e quale sia la maniera giusta che ogni figlio di Dio deve avere quando dialoga e parla con Lui.
Ti ho parlato in questo modo perché me lo ha chiesto la Madre di Dio e Madre nostra, visto che tu hai pregato per me la Madre Celeste; e Lei ha voluto che tu scrivessi tutto quello che già ti ho detto, e che quanto prima venga divulgato nelle chiese. Io ti ho chiamata per nome, ma è bene che altri non conoscano il tuo nome. A questo penserà il tuo padre spirituale. Gli dirai di scrivere solo ciò che lui riterrà necessario per una buona formazione di un gruppo di anime generose, che vogliono e desiderano di Amare, lodare e pregare Dio per se stessi e per altri.
Sorella cara, penso che questo scritto ti sia di aiuto e incoraggiamento, visto che tu da anni porti avanti questo piccolo gruppo e agisci con queste disposizioni. Ciò deve darti maggiore tranquillità, al pensiero che ciò che fai e dici non è per tuo volere o compiacimento, ma è solo per Volontà di Dio, e che sei guidata dalla Mano di Dio. La Vergine Madre ti è sempre accanto ispirandoti come pregare e che cosa fare. So che per te è molto difficile, perché trovi ostinazione da ogni parte. Ma tu non arrenderti. Questo ti fa capire quanto disturbi il maligno. Quando ricevi insegnamenti dall’Alto, tu agisci nel silenzio e nell’anonimato. Da questo scritto e dai tanti altri che già hai ricevuto, con l’aiuto del tuo padre spirituale, prendete solo la parte che contiene insegnamenti, anche se essi possono sembrare elementari per la vostra mente. Io ti dico che proprio di questi piccoli insegnamenti l’umanità ha bisogno. So che c’è molto da lavorare, e ci vuole molto impegno, ma Iddio ricompensa con il centuplo.
Quando il tuo padre spirituale avrà preso le parti di questi scritti contenenti delle catechesi, tu farai delle fotocopie e le divulgherai nelle chiese. Troverai anime generose che ti aiuteranno sia per divulgarli, sia per sostenere le spese.
Ti ringrazio che preghi per me, io pregherò per te. Io sono una creatura che vivo ancora su questa terra, e chi ti parla è il mio spirito, ed è Iddio che ha voluto che ciò accadesse. Presto lascerò questo mondo, e quando salirò alla Patria Celeste ti starò molto vicina. Tu prega per me, perché neppure me, quando sarò agonizzante, il demonio risparmierà, ma agirà con tutta la sua forza.
Tu prega sempre così: “Gesù, Giuseppe e Maria, affido a Voi l’anima mia e di tutti coloro che muoiono in questo giorno e in questa notte.” Altre volte pregherai per le persone singole dicendo il loro nome: “Gesù, Giuseppe e Maria, affido a Voi l’anima mia e di…” Questa preghiera è tanto cara alla nostra Mamma Maria, ed è la preghiera che aiuta e salva tante anime, quando essa viene recitata con fervore, devozione e fiducia.
Io ti parlo in Nome di Mamma Maria, e la Sua benedizione scende su di te.
Un abbraccio, e Dio sia con te. Suor Lucia.
Sia lodato Gesù e Maria, ora e sempre!